Italo Rota: un viaggio lungo una vita - ISPLORA
italo rota 0

Italo Rota: un viaggio lungo una vita

Progetti

Con profonda stima, è un privilegio poter utilizzare queste righe per riportare alla memoria l’incontro con l’architetto Italo Rota.

Italo Rota si raccontò alle telecamere di Isplora nell’ArchiTALKS: Architettura come viaggio.

La storia della mia vita è legata al concetto di viaggio. Quando avevo 16 anni ho cominciato a viaggiare per il mondo, poi ho sempre cercato nel mio lavoro di trovare luoghi lontani dove poter lavorare. Non ho quasi mai viaggiato per turismo e, quindi, sono stato anche molto fortunato. 

Formatosi a Milano, ma non a scuola perché c’era la politica, appena iscritto all’università inviò una lettera a Franco Albini per poter andare a formarsi nel suo studio, successivamente poi Albini lo indirizzò verso Vittorio Gregotti che in quel periodo stava lavorando al concorso per l’Università della Calabria. 
L’apprendistato nello studio di Gregotti gli permise di dare vita alla rivista Lotus – insieme all’architetto Pierluigi Nicolin – che poi lasciò per trasferirsi a Parigi e dedicarsi, insieme a Gae Aulenti, all’allestimento del Musée d’Orsay. 

Una carriera contraddistinta dalla ricerca sul tema dell’architettura espositiva: da un lato l’attività legata ai musei e dall’altro quella dei padiglioni per l’Esposizione Universale.

Il primo padiglione per l’Expo di Saragozza del 2008, successivamente il padiglione Kuwait all’Expo Milano 2015, per terminare con Dubai 2020 e il padiglione Italia in collaborazione con Carlo Ratti, Matteo Gatto, F&M Ingeneria.  

Resta poi emblematico il progetto per il Museo del Novecento di Milano dove il palazzo dell’Arengario si trasforma per accogliere la città, abbracciando Piazza Duomo e aprendosi a viste sulle più importanti architetture milanesi, in un dialogo continuo con i lavori esposti: le opere di Lucio Fontana all’interno e le guglie neogotiche del Duomo all’esterno. 

La questione è la narrazione, il suo sviluppo, il rapporto fra gli spazi e le opere, tra l’arte e l’architettura, con la città che passa da essere mera spettatrice a vero e proprio elemento del percorso museale.



Il percorso del Museo del Novecento è tutto in relazione all'esterno, nel senso che le opere cercano una coerenza all'interno di questa “collage city” che è la Milano post-bellica, in più partiva da una osservazione perché molto del rinnovamento di Milano è simbolicamente partito da quel museo, dalla convinzione politica e collettiva di mettere l'arte contemporanea in piazza del Duomo di fronte al potere religioso e storico. 

Prosegue Italo Rota.

In questa ricerca, lunga una vita, il tema ricorrente è sicuramente quello di poter integrare la tecnologia e l’innovazione al progetto di architettura. Una ricerca che si spinge fino all’estremo esplorando il ruolo dell’intelligenza artificiale e ponendo nuovi interrogativi etici. L’idea di poter sperimentare ma allo stesso modo di poter prototipare partendo dalla circolarità dei processi che avvengono nell’ambiente, guardando alla natura, senza mai dimenticare che: il futuro è nelle nostre mani.

>> Potete rivedere il racconto di Italo Rota nell'ArchiTALKS: Architettura come viaggio, qui: isplora.com/it/Film/architalks-italo-rota 

Credits

  • Redazione Isplora
  • Fotografie: courtesy of Italo Rota

building

La community ISPLORA.com

Per rimanere in contatto con noi ed essere sempre aggiornati su progetti, materiali e design anche sui nostri canali social.

Entra nel mondo ISPLORA

indietro

Crea un account

('Are you an Italian architect? Switch to this site (')

Crea account

Per ricevere crediti formativi riconosciuti dall'AIA (American Institute of Architects) clicca qui.

Crea un account

indietro