Uno spazio per la natura

Nel film "Oltre la superficie", Matteo Tuffoli, architetto paesaggista e responsabile tecnico-commerciale di Hydroplants, approfondisce un tema oggi caro alla progettazione di interni: la coltivazione di essenze e piante tramite la tecnica dell’idrocoltura.

Nata a Modena nel 1990 e punto di riferimento nell’ideazione, progettazione, realizzazione e manutenzione degli spazi verdi, Hydroplants è specializzata in questo sistema versatile e altamente performante:  

"L’idrocoltura è una tecnica che nasce in Olanda nei primi anni Novata e si basa su una riserva d’acqua gestita da un galleggiante che esclude l’utilizzo della terra in favore di un substrato inerte definito come agrileca o argilla espansa, che serve alla pianta soltanto come sostegno per il fusto e per l’apparato aereo della pianta."

I vantaggi assicurati da questo tipo di coltivazione, in particolare se confrontati con quella a terra, sono numerosi e riscontrabili sotto diversi punti di vista. Un primo esempio lo si può individuare nel fatto che garantisce un accrescimento delle piante molto più rapido; la somministrazione dei nutrienti, tramite una concimazione granulare a lenta scissione viene infatti assorbita dal materiale inerte e, quindi, dalle radici. Non avendo poi necessità di un rinvaso, l’ingombro a terra risulta minore. Il tutto a fronte di una pianta che cresce rigogliosa. Inoltre:

"Attraverso il galleggiante e la riserva d’acqua, la manutenzione è molto dilazionata nel tempo. Quindi la bagnatura risulta molto semplice ed intuitiva e la pianta è autosufficiente per circa un mese di tempo. Oltre a questo, un aspetto fondamentale è quello del zero consumo idrico. Al contrario delle piante in terra che hanno bisogno di scaricare l’acqua in eccesso, attraverso l'idrocoltura l’acqua somministrata è della quantità necessaria al sostentamento della pianta stessa." 

Risulta evidente come una simile soluzione abbia il vantaggio di alleggerire il lavoro di manutenzione, sia per quanto riguarda le tempistiche, sia per quanto riguarda i costi, riducendo sensibilmente entrambi. La coltivazione di piante da interno risulta così più semplice e accessibile, sia in contesti privati sia, in particolare, in contesti aziendali.

Esperienza professionale più che trentennale e dedizione ad una tecnica efficace quanto l'idrocoltura in Hydroplants si intrecciano profondamente con l’attenzione alla natura e, in particolare, al suo rapporto con l’uomo e il costruito. In tal senso, il progetto di Ambientevario Casa Vivaio, è un esempio dell’approccio progettuale dello studio e della filosofia di Hydroplants:

"Attraverso questo progetto in cui la percezione del fabbricato esistente trasmetteva un’idea di “chiusura” – data dall’utilizzo del cemento e dalla cancellata molto a ridosso dell’entrata del fabbricato – abbiamo voluto sfruttare al meglio quei pochi appezzamenti di giardino presenti per proiettarli anche all’interno dell’edificato, creando un rapporto interno/esterno tra il fabbricato ed il verde."

Nessuna distinzione netta tra ambiente esterno e ambiente interno: la natura viene riportata dentro l’edificio, l’ambiente si apre, riproponendo un legame, un connubio uomo natura che spesso in passato risultava in secondo piano in favore. Continua Matteo Tuffoli:

"I benefici sono tanti e importanti, a cominciare dal benessere degli occupanti e da un nuovo stimolo sensoriale degli stessi, qualunque sia la tipologia di luogo all’interno del quale vengono inserite le piante."

Per approfondire l’approccio di Hydroplants in sinergia con lo studio Ambientevario, non perdetevi il docufilm Oltre la superficie, disponibile sulla piattaforma.