Due lame orizzontali sospese su sei elementi verticali. Un perimetro trasparente, capace di far dialogare per osmosi l’interno e l’esterno, lo spazio della casa e le colline circostanti. Le pareti vetrate di una “teca”, un contenitore pensato da Federico Delrosso nella sua flessibilità e leggibilità nel paesaggio per ospitare, oltre all’abitare, iniziative e eventi culturali per la valorizzazione del territorio.
Dalla memoria, per il luogo
Un progetto che riscrive un brano del passato agricolo delle colline biellesi. Dalle pietre di un rudere pre-esistente ridisposte per dar vita ad un nuovo testo del costruito, ricalcando la memoria del luogo e tracciando una linea contemporanea di connessione tra uomo e natura.
Connessione, tensione, immersione. Natura e uomo tracciano il fil rouge tematico per il progetto compositivo della casa. Così, fendendo l’aria e aprendosi al contesto come due fogli sottili, i solai si spingono verso il paesaggio, regalando una visuale libera ed incontaminata sul panorama circostante. Luce e vegetazione vibrano nella notte tra interno ed esterno e, come una lanterna tra colline, “Teca House” illumina e si illumina attraverso la città sottostante.
Presentata durante la press opening del 14 Luglio, con ospiti Claudio Corradino sindaco di Biella e Francesco Panuccio presidente Ance Biella e costruttore, “Teca House” nasce dal genio creativo di Federico Delrosso - architetto e designer milanese di origini biellesi - in sinergia con Alberto Savio, imprenditore tessile della zona, committente e proprietario del progetto.
Dalla tecnologia, per il comfort
All’interno dei solai, nello spessore di 40 cm, un’attenzione sofisticata all’impiantistica. Tecnologie avanzate, sistemi di isolamento e finiture sartoriali per un prodotto di qualità, le cui prestazioni energetiche portano l’edificio all’interno della classe energetica A4. Impianto fotovoltaico ad alte prestazioni, sistema VMC, ventilconvettori, impianto di climatizzazione mono energia in pompa di calore aria/aria e radianti a pavimento garantiscono un comfort ambientale ideale in qualsiasi stagione annuale, con qualsiasi condizione climatica.
Come due lame rastremate ai margini, i solai sono getti di calcestruzzo disegnati finemente in opera, a partire dalla disposizione e dalla composizione delle tavole d’armatura, in modo che allineamenti e giunti cadano impeccabilmente sulle superfici a vista. Ancora, un complesso studio illuminotecnico definisce precisamente la posizione dei punti luce prima ancora del getto, per un risultato finale quasi invisibile e completamente integrato nelle morbide venature del calcestruzzo.
Dalla comunità, per la comunità
Un progetto in sinergia tra architettura e risorse locali, nel rispetto e nella conoscenza del luogo in termini di materia e maestranze coinvolte, per la partecipazione e per il rilancio di un intero territorio. Quasi un ossimoro: uno spazio privato aperto alla comunità, disegnato come un frammento del paesaggio da restituire alla città di Biella, “ricucito” al luogo e lungi dall’essere un’entità isolata.
È facile sognare delle cose che siano irrealizzabili, è molto più difficile sognare delle cose che siano realizzabili.”, interviene al press opening Alberto Savio. “Bisogna avere fiducia di costruire qualcosa che, se fatto con passione, possa rappresentare una tensione oltre l’ordinario, oltre la temporalità umana: immagino Teca House come un oggetto che potrà continuare ad essere utilizzato dalla comunità nell’interesse del nostro territorio.
Quasi un manifesto, un primo passo per costruire una rete di sinergie territoriali tra pubblico e privato. Un’azione di responsabilità sociale attraverso il progetto architettonico, trasformando il luogo domestico in uno spazio in grado di veicolare diverse funzioni: un luogo di lavoro, un luogo di contemplazione, un luogo per la comunità. Un viaggio di andata e ritorno, tra dentro e fuori, in continuo collegamento visivo, per una città che vuole tracciare l’orizzonte del proprio futuro nell’equilibrio tra innovazione e tradizione.
CREDITS
Il progetto “Teca House” è stato presentato alla mostra “Time space existence” a Palazzo Mora, allestita in occasione della XXVI Biennale di Architettura a Venezia 2018 ed è protagonista del video su Federico Delrosso “Dreaming the Real” diretto da Luca De Santis e curato da Davide Giannella, e presentato al MDFF 2018, oltre
Proprietà: TETI S.r.l.
Luogo – Biella
Destinazione – residenziale, spazio per eventi culturali, www.tecahouse.org
Progetto architettonico: Federico Delrosso Architects, www.federicodelrosso.com
Progetto del verde: Anna Scaravella, architetto e paesaggista
Ingegneria: AI Progetti
Mechanicals: Studio Bonomi
Costruzione: Panuccio Costruzioni
Partners
Panuccio Costruzioni
Niva Architectural Elements
Davide Groppi
Cea Design
Sitis
Costa Impianti Elettrici
Henry Timi
Tecnicem
Ideal Work