Una scultura e un percorso tra rottura e imitazione a Gwanggyo in Corea
Qualche giorno orsono, nella new town di Gwanggyo, a pochi chilometri dalla capitale Seoul, è stata inaugurata la sede dei grandi magazzini coreani Galleria progettata da OMA.
Da un lato questo evento appare come uno dei primi segnali positivi alla battaglia globale al Covid-19, in una nelle nazioni che per prime ha dovuto fronteggiare l’epidemia. Un modello, quello utilizzato dall’estremo lembo della penisola coreana, apparentemente efficace, basato sulla trasparenza e su un’accurata analisi dei dati della popolazione.
Dall’altro lato ad emergere è la proposta dello studio OMA, all’interno di un contesto di una planned city caratterizzata da alte torri residenziali e con il lago Suwon a fare da sfondo alla scena di une recente urbanità, verticale e attraversata da grandi assi viari.
Un oggetto “speciale” ed evocativo
All’interno di questo quadro, il progetto sviluppato dal partner di OMA Chris van Duijn, rappresenta un oggetto “speciale” e un elemento nodale, o come dalle intenzioni dello studio fondato da Rem Koolhass: “un punto di gravità naturale per la vita pubblica a Gwanggyo”.
La Galleria è il primo e più grande franchising di grandi magazzini della Corea, per la sua nuova sede OMA ha pensato ad un edificio che assomiglia ad una pietra scolpita, una via di mezzo tra un meteorite che compare sul terreno in costruzione della new town e un masso che prende forma dal suolo, nel tentativo di imitarne le cromie, con le oltre 125.000 tessere di granito utilizzate per la facciata.
Un unicum all’interno del tessuto di una recente urbanizzazione, un possibile riferimento che a sua volta tenta di evocare la natura del vicino parco.
Una scultura e un percorso
Elemento di raccordo fisico e visivo è il percorso pubblico che letteralmente attraversa la sede dei magazzini Galleria.
Il camminamento che solca il volume, partendo da terra, si snoda lungo i 10 piani dell’edificio, rompendo la tessitura in granito per mezzo di un rivestimento in vetro dalla geometria sfaccettata, che lungo un movimento a spirale sfonda il volume uscendo all’esterno e permettendo non solamente un’esperienza visiva – attraverso terrazze – ma al contempo portando la luce negli spazi interni della galleria.
Con un circuito pubblico appositamente progettato per le offerte culturali, la Galleria di Gwanggyo è un luogo in cui i visitatori interagiscono con l'architettura e la cultura mentre fanno acquisti. I visitatori lasciano lo spazio con un'esperienza unica vendita al dettaglio, unita alle piacevoli sorprese dopo ogni visita - Chris van Duijn, OMA Partner
Una rottura, quella proposta da OMA, sia nel paesaggio urbano che nella tipologia, prospettando una nuove funzioni e una nuova immagine – dura – che si offre come possibile “fuga dalla prevedibilità dello shopping”.
Dati Progetto:
- Luogo: Gwanggyo, Korea
- Cliente: Hanwha Galleria
- Superficie: 73,721 m2
- Superficie interrata: 63,492 m2
- Partner incaricato: Chris van Duijn, OMA
- Contractor: Hanwha Engineering&Construction corp.
- Fotografie: per gentile concessione dello studio OMA