Nuovi trend edilizi residenziali

Una lettura del tipo architettonico è proposta da Carlos Martí Arís, nel libro Le Variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, nel saggio con il termine tipo non si intende un semplice meccanismo di riproduzione, ma una struttura della forma capace di molteplici sviluppi.

Un interrogativo accompagna la ricerca progettuale di Giancarlo Volpini dello studio mod architettura:
è possibile pensare oggi a un ribaltamento del tipo architettonico? 

Lo studio ha sede a Chiuduno nella provincia di Bergamo, ed è proprio da questo luogo che inizia la ricerca:

Mi piace pensare che ci venga affidato un territorio, del quale ci dobbiamo occupare come meglio possiamo mettendo a disposizione la nostra ricerca e gli esiti positivi che questa può dare al nostro lavoro di progettazione, e capire come tali esiti possono impattare sul territorio in termini di trasformazione. Per questo siamo “mod architettura", vogliamo sottolineare la possibilità di "modificare" l'oggetto della progettazione, sia esso un edificio, un interno, un luogo davanti al quale di volta in volta ci troviamo. La provincia è caratterizzata dalla forte eterogeneità: ci puoi trovare degli episodi urbani, delle case nel verde, quartieri speculativi e ville. Su ogni oggetto c'è qualcosa da scrivere.  

Affondate le basi di questo primo tema, Giancarlo Volpini prosegue con il racconto su quale sia la tipologia abitativa più diffusa nella provincia:

Quando penso alla provincia penso all'edilizia speculativa, alle tipologie che caratterizzano questo contesto rispetto all'architettura urbana: quindi la villetta a schiera con giardino, dal Dopoguerra in poi assunta a stereotipo dell'edilizia che consuma il territorio in maniera seriale. Mi guardo intorno e penso che in qualche modo questo giudizio negativo ce lo siamo meritato: il recente nuovo impulso all'edilizia seriale, supportato anche da alcune banalizzazioni del concetto di sostenibilità e di efficienza energetica, non sembra aver imparato la lezione di decenni di utilizzo improprio del suolo.

Da questa analisi sulla provincia nasce la ricerca di nuovi trend edilizi residenziali, basata sul ribaltamento del tipo.
Un esempio ne sono i progetti Hanami 2, casa a schiera moderna, e Hanami 1, il condominio orizzontale. 

Hanami 2 è un progetto nato con l'obiettivo di costituire una modalità di organizzazione di uno spazio non organizzato, ovvero di una serie di lotti originariamente predisposti per una architettura da "villetta autonoma": il progetto modifica in modo profondo il rapporto tra l'edificio e la strada, tra gli spazi privati e la via pubblica. Soprattutto l'edificio esprime un orientamento e due affacci fortemente contrastanti che esprimono chiaramente la loro funzione.

Hanami 1 è definita "condominio orizzontale": se da un lato il contesto in cui nasce questo progetto non manca certo di natura al tempo stesso non necessità di verticalità, data la bassa densità che lo caratterizza. C'è la volontà di esprimere con un disegno forte il suo contenuto principale: l'orizzontalità, enfatizzata dalle linee marcate delle gronde e delle terrazze, che sono bianche e identiche. Sotto certi aspetti l'edificio è solamente la sommatoria di due linee orizzontali.
Le terrazze particolarmente profonde consolidano il legame con l'abitare che viene generato: la metà della superficie costruita è spazio aperto, anche a discapito della volumetria consentita, nella convinzione che l'esterno arredato possa accogliere le medesime funzioni di socialità, di relax e di lavoro che normalmente affidiamo agli spazi interni.

Queste tipologie architettoniche si ritrovano mutate nel tempo, tra riferimenti storici e differenze contemporanee, quindi cosa ci si aspetta dal futuro? 

Potrai approfondire i progetti Hanami 2 e Hanami 1 nel docufilm che vede come protagonista lo studio Giancarlo Volpini - mod architettura, presto disponibile su Isplora.com. 
Nel frattempo non ti perdere il coming soon!

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