Marina Vella Arquitectura definisce una nuova linea orizzontale nel paesaggio messicano. Una casa sostenibile e legata alla cultura locale.
LOCALIZZAZIONE
La TRAVERSA HOUSE si trova in un allevamento di bestiame in una vasta area vicino alla città Tanlajas (Tan - luogo / lajas - pietre a strati) nella Huasteca Potosi, una delle quattro regioni dello Stato messicano, San Luis Potosi. Il suo clima è caldo e umido, con una temperatura media superiore ai 18ºC. Il fiume Coy attraversa il territorio e in alta stagione straripa formando sorgenti e fontane. La popolazione di questa zona è del gruppo etnico Teneek la cui architettura vernacolare è considerata un patrimonio culturale della Huasteca Potosina per i materiali di costruzione utilizzati, le loro tecniche di costruzione così come i concetti di conservazione del loro ambiente.
LINEE GUIDA
Concepita come una lunga striscia stretta nel paesaggio, integrandosi e mimetizzandosi con il suo ambiente naturale, la Traversa House ha tre linee guida principali. La prima è costituita dai requisiti d'uso che ne definiscono il tipo di alloggio temporaneo per i proprietari e gli amici quando visitano e sorvegliano la zona. La seconda è quella di realizzare un'architettura spaziale contemporanea, pur utilizzando e valorizzando le tecniche costruttive e i materiali utilizzati dalle abitazioni vernacolari Teneek. Allo stesso tempo deve essere in accordo con i principi dell'architettura dello studio onorando gli elementi costruttivi e lo studio del contesto per quanto riguarda le necessità climatiche della zona.
STARTUP
Prendendo in considerazione questi requisiti la Traversa House prende come punto di partenza gli alberi di tamarindo esistenti, il percorso del sole e il vento. Con queste linee principali il programma ha iniziato a scomporsi in 4 moduli per le zone sociali e le camere da letto, articolandolo con un sistema di patii e assi di circolazione. A causa dei diversi utenti era importante stabilire un'organizzazione spaziale del programma che permettesse molteplici attività simultanee evitando incontri visivi e acustici. Le linee inclinate che attraversano e formano spazi pieni e vuoti riescono a sfruttare le viste e la circolazione del vento, incorniciando il paesaggio e generando spazi ventilati e accoglienti. Un importante obiettivo del progetto è stato quello di disegnare una copertura che assomigliasse all'effetto generato dalle cime degli alberi e che allo stesso tempo definisse le linee della montagna.
MATERIALIZZAZIONE
I materiali utilizzati sono le pietre di Tanlajas, il bambù locale "guadua vellutina" conosciuto come Otate, (considerato una delle specie più flessibili e resistenti a causa della vicinanza degli anelli di bambù), e la terra del terreno. Per proteggere l'edificio dall'umidità è stata usata la pietra nelle facciate esterne. Per mantenere gli spazi abitativi freschi e gradevoli, un sistema costruttivo noto come "enjarre" (bahareque-bioedilizia), è stato utilizzato nelle pareti interne. La copertura del tetto è separata dalle pareti per generare una ventilazione trasversale naturale nelle stanze ed evitare così qualsiasi sistema meccanico. Nella costruzione della copertura del tetto sono stati utilizzati sistemi paralleli, presenti e vernacolari, come la curvatura delle travi con la tecnica del "sangrado" e l'uso di impalcature e casseforme nella struttura. Per il soffitto si utilizzavano stuoie o bambù ferrati della specie old hamii e canne di bambù per i fregi. Il legno di Orejon è stato usato nella lavorazione del legno.
Tutti i materiali sono stati raccolti nella zona di Huasteca.
Credits
- Media kit di Marina Vella Arquitectura
- Fotografie: Juan José Didildox y Alfonso Cesar
