CRA svela il Greenary, una residenza privata costruita intorno a un albero di ficus alto dieci metri.
CRA - Carlo Ratti Associati, in collaborazione con Italo Rota, svela il Greenary, una residenza che ruota attorno a un albero alto dieci metri al centro della casa. Gli spazi circondano i rami frondosi dell'albero, fino alla sua cima. La casa, situata nella campagna del nord Italia, è stata commissionata da Francesco Mutti, CEO di Mutti, leader europeo nella produzione di prodotti legati al pomodoro. Il progetto promuove la ricerca di CRA su nuovi modi di fondere architettura, elementi naturali e soluzioni tecnologiche avanzate.
Costruito ripensando una tradizionale fattoria italiana fuori dalla città di Parma, il Greenary – gioco di parole di "green-granary" – risponde all'idea di biofilia, un'ipotesi scientifica proposta dal noto biologo e professore di Harvard E.O. Wilson, che suggerisce che gli esseri umani condividono un desiderio innato di vivere vicino alla natura. Questo concetto è espresso principalmente nel ficus, di 60 anni di nome Alma, posto al centro dello spazio vitale. Appartiene a una specie chiamata ficus australis che gode di temperature stabili tutto l'anno ed è quindi adatto per condizioni di vita indoor. Il ficus religioso è venerato dai buddisti come l'albero di Bodhi, sotto il quale Siddhartha ha raggiunto l'illuminazione, mentre il ficus microcarpa adorna gli antichi parchi in tutta la Cina meridionale.
Per creare l'ambiente ideale per far prosperare l'albero, lo studio CRA ha completamente ridisegnato la vecchia casa colonica per massimizzare la luce naturale, inserendo una parete vetrata alta dieci metri ed esposta a sud. Il design sfrutta la tecnologia e il microclima dell'area circostante per controllare la temperatura e l'umidità, in modo che l'albero e gli occupanti della casa possano vivere insieme comodamente. Sia le finestre che il tetto possono essere aperti e chiusi automaticamente per regolare la quantità di luce solare e aria fresca che entra in casa.
Il Greenary è costituito da sette spazi terrazzati, di cui tre sopra e tre sotto l’ingresso. Queste camere dinamiche e interconnesse reinterpretano il principio del Raumplan dell'architetto Adolf Loos. All'arrivo, i residenti e i visitatori scendono di un metro rispetto alla zona giorno principale e la cucina, in questo modo si trovano di fronte all’idilliaco prato esterno. Gli altri livelli, della casa, sono stati pensati per dare forma a un viaggio di ispirazione naturale, durante il quale l'albero funge da pilastro. La natura è anche inserita in altre forme in tutto lo spazio interno, ad esempio nei pavimenti che incorporano terra e bucce d'arancia.
"L'architetto italiano del XX secolo Carlo Scarpa una volta disse: "Tra un albero e una casa, scegli l'albero". Carlo Ratti aggiunge "penso che possiamo fare un passo avanti e mettere insieme i due" e continua: "Gran parte del lavoro dello studio CRA si concentra sull'intersezione tra il mondo naturale e quello artificiale. Con il Greenary, stiamo cercando di immaginare un nuovo paesaggio domestico costruito intorno alla natura e al suo ritmo."
La casa è stata costruita su di un sito che si estende su 2,5 ettari. Oltre all'unità residenziale principale, lo studio CRA ha anche convertito un granaio sul retro della casa in uno spazio di lavoro. Intorno a entrambi gli edifici, un giardino coltivato dal rinomato paesaggista Paolo Pejrone celebra la biodiversità della regione.
"In un paesaggio pianeggiante in cui non ci sono montagne, colline o laghi, ma solo pianure, la natura si esprime attraverso una bella luce che cambia durante il giorno. Aggiunge una qualità affascinante, quasi cinematografica all'atmosfera", afferma Italo Rota, direttore dell'Italo Rota Building Office. "Le condizioni ambientali intorno al Greenary hanno ispirato il nostro design, e questo rappresenta una delle diverse espressioni che usiamo per illustrare l'armonia tra elementi naturali e artificiali."
La residenza rappresenta il primo componente completato nel piano generale di CRA per l'area. Altri edifici previsti includono una fabbrica e un complesso di mense-ristoranti.
La luce entra nello spazio interno attraverso il muro di mattoni traforati, le scale in acciaio Corten e i rami degli alberi. Così facendo, si mescola anche con i dettagli architettonici della casa, e lascia sfumature sottili tutto intorno
Credits
- Press Kit: CRA - Carlo Ratti Associati con Italo Rota
- Fotografie: Delfino Sisto Legnani e Alessandro Saletta di DSL Studio