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Il buon dio abita ancora nei particolari?

Progetti

L’edificio della Ex-Filandina ha permesso ad Arcoquattro_Architettura di mettersi alla prova con un progetto di restauro conservativo: l’immobile preserva i caratteri storici e si apre a un nuovo disegno di dettaglio degli interni, pensati al millimentro, in scala 1:1.

Il buon dio abita ancora nei particolari?
Questo interrogativo campeggia sulla copertina del numero 684-685 di Casabella, [ndr. Casabella LXIV numero 684-685, dicembre 2000-gennaio 2001].
Questa stessa domanda ha guidato la nostra esplorazione del progetto Ex-Filandina dello studio milanese Arcoquattro_Architettura.

Il disegno per Arcoquattro_Architettura è il primo strumento che utilizza per raccontare quel legame così complesso tra il pensiero e la mano, mezzo di trasformazione e appropriazione dello spazio, non vezzo artistico. 
I disegni a lapis dell’architetto Max Casalini – fondatore dello studio insieme a Massimo Boffino e Franck Nolesini – ci portano alla scoperta di ogni singolo particolare materico, di ogni singola fuga ed essenza; allo stesso tempo ci rivelano come sbatte la luce e come si adagiano le ombre, su ogni singolo elemento progettuale. 



L’edificio della Ex-Filandina ha permesso ad Arcoquattro_Architettura di mettersi alla prova con un progetto di restauro conservativo: l’immobile preserva i caratteri storici e si apre a un nuovo disegno di dettaglio degli interni, pensati al millimentro, in scala 1:1. 



L’edificio, costruito tra il 1866 e il 1879, ospitava storicamente la lavorazione e la filatura dei tessuti, da qui il nome “Filandina”, terminata tale attività nella prima metà del Novecento il fabbricato è caduto in stato di grave abbandono. Da qui, l’idea di recuperarne l’aspetto originario ma pensando a una riqualificazione finalizzata al riuso abitativo dell’edificio.

Internamente, infatti, è stata conservata l’ampia spazialità dell’edificio mantenendo la relazione tra gli ambienti, attraverso l’uso di pareti vetrate e di spazi a doppia altezza. 

Tutti gli spazi interni e gli arredi sono stati pensati su misura e realizzati in sinergia con l’azienda Zenucchi Design Code:

“Parte tutto dall’approccio e dal lavoro con il professionista, noi accogliamo la visione che l’architetto ha del progetto e interpretandola capiamo come renderla reale e realizzabile. Per fare questo, il primo passaggio è lo studio dei materiali, che è anche il momento più stimolante!
Nel progetto dell’ex-Filandina questo studio ha preso corpo nella collaborazione con lo studio e il committente, tutto è stato realizzato su misura e studiato al millimetro. Questo è evidente nella parte di armadiature e boiserie che caratterizzano lo spazio interno e nascondono gli impianti. In questo progetto il custom ha fatto davvero la differenza.”

Racconta Gregorio Finazzi, Designer e Store Manager di Zenucchi Design Code, nel docufilm formativo Trame da tracciare, che sarà presto disponibile su Isplora.com



Gli architetti Massimo Boffino e Franck Nolesini ci accompagneranno alla scoperta della rappresentazione architettonica nelle sue differenti fasi, il tratto farà da file rouge facendosi tracciato. La narrazione attraverserà il cuore denso della città di Milano e approderà alle morfologie più rade della provincia e della campagna, facendo luce su progetti dai caratteri formali differenti.

Credits

  • Redazione Isplora
  • Fotografie: Cristina Fiorentini, courtesy of Arcoquattro_Achitettura

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