Le novità e i prodotti al Salone del Mobile 2019 di S.project - ISPLORA
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Le tendenze e le novità al Salone del Mobile 2019

Eventi

Isplora ha selezionato per voi alcuni prodotti che potrete trovare al S.Project

La redazione di Isplora è stata al Salone del Mobile di Milano 2019 per vedere le principali novità presenti e per incontrare aziende e progettisti. Muovendoci nei 24 stand della fiera vi racconteremo, con interviste e brevi video, i prodotti che ci sono piaciuti di più. Partiamo da S.Project, padiglioni 22 e 24, una novità per il Salone che si propone come uno spazio trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. Tratto distintivo di S.Project è la multisettorialità: uno spazio poliedrico con un’eterogeneità di proposte che vanno dall’arredo d’interni all’outdoor, dai prodotti per il wellness ai tessuti, dall’illuminazione alle soluzioni acustiche, dai rivestimenti alle finiture.

Florim

La redazione di Isplora ha visitato lo stand di Florim (PAD 24  B 02 B 04) dove sono presentate le nuove collezioni di ceramiche “Policroma” e “Araldica” di Ceramiche d’Italia (CEDIT). “Policroma”, di Cristina Celestino, propone una formula estetica che incorpora tanto i canoni stilistici della classicità quanto quelli di un codice – compositivo ed espressivo – più propriamente riferibile al gusto della modernità. Il repertorio di grandi lastre compreso nella collezione presenta motivi che traggono ispirazione dalla tessitura venata di alcune specifiche rocce metamorfiche e dalla suggestione delle campiture cromatiche del marmorino.




Con “Araldica” Federico Pepe genera un’intuizione creativa che indaga inedite formule di influenza percettiva tra il materiale ceramico decorato e l’individuo. Sulla macro-dimensione della grande lastra di rivestimento ceramico a parete, le tessiture visive elaborate da Pepe assumono la configurazione, ipnotica e affascinante, di una miscela cromatica variegata ispirata a quella delle tradizionali carte marmorizzate.

B&B Italia e Flos

Rimanendo nel padiglione 24, B&B Italia e Flos (C 01 C 21 E 02 E 20) ci raccontano tutta la loro storia e le loro proposte di arredamento con allestimento di grande d’impatto, suddiviso in ambientazioni e decostruzioni dei diversi prodotti portati al Salone, spaziando dai chef-d'oeuvre riconosciuti alle novità del 2019.





Nel caso di B&B Italia molto interessante è il nuovo sistema di imbottiti “Dock” di Piero Lissoni, che si configura allo stesso tempo come molteplice e altamente flessibile, grazie alle innumerevoli combinazioni che gli 84 elementi della collezione sono in grado di generare. Il pianale è la piattaforma attorno alla quale prende forma “Dock”, pianale che diventa un elemento dinamico, poiché si allunga ai lati per formare un piano d’appoggio. Il bracciolo è sottile, con due profondità, generosamente imbottito così come lo schienale. Anche i cuscini giocano con dimensioni e proporzioni, rendendo possibile la creazione di composizioni bifacciali, angolari, chaise-longue, con o senza schienale, adatte al centro stanza ma anche a soluzioni più tradizionali. Inoltre, “Dock” si può sviluppare in orizzontale ma anche in verticale attraverso diversi altezze e grazie ad elementi d’appoggio come tavolini in vetro abbinabili all’elemento.  




  

Altro prodotto interessante è il tavolo “Parallel Structure” di Michael Anastassiades per B&B Italia. In questo caso la struttura è un segno che diventa oggetto, un monolite, che riproduce la tensione fra la ricerca della semplicità e la necessità di trovare soluzioni all’avanguardia. Grande attenzione è stata infatti dedicata alla studio delle giunzioni, le gambe sono in legno massello, mentre i ponti laterali - vere e proprie architravi che connettono le barre colorate in alluminio - nascondono un’anima in metallo, necessaria per fornire solidità e maggiore leggerezza visiva all’intera struttura.

Olivari

Nello stand di Olivari (PAD 22 STAND E28) abbiamo incontrato Antonio Olivari, responsabile Ricerca e Sviluppo dell’azienda, con il quale abbiamo parlato delle nuove maniglie proposte dalla storica azienda di Borgomanero. Oltre alle maniglie diventate storiche come la “Boma” e a quelle disegnate ogni anno da importanti designer: dalla “Plume” di Lissoni alla “ABC” di Rem Koolhaas, quest’anno sono state presentate quattro nuove maniglie.



La “Milano” di Antonio Citterio dove ad emergere è una sensazione di solidità e classicità, un prodotto “senza tempo”, la “Lugano” di Carlo Colombo nata come un modello “su misura”, la “Diva” di Luca Casini, una maniglia “tutta curve” dalla geometria per nulla tradizionale e “Vola” di Max Pajetta, un modello “plastico” frutto di numerosi prototipi e di un attento e continuo processo di sviluppo, un equilibrio estetico che al tempo stesso tiene conto delle esigenze tecnico-produttive ed ergonomiche.



Dalle parole di Olivari e dal progetto di allestimento dello stand è emerso il valore del “segno”, come incontro fra arte e design, del gesto creativo nelle proporzioni e nelle linee delle maniglie proposte dall’azienda Olivari. Ecco la nostra intervista:

Cesare Roversi

La proposta per l’ufficio flessibile e su misura con le esigenze del lavoro contemporaneo arriva da Cesare Roversi (PAD 22 STAND F33) che porta al Salone del Mobile 2019 il sistema di arredamento “6x6 The art of making connection”.



“6x6” nasce dall’incontro dell’azienda Cesare Roversi con l’architetto Nicholas Bewick, allievo di Michele De Lucchi, e dalla proposta di un sistema flessibile di telai che possono essere personalizzati con diversi materiali di finitura e diversi accessori per combinare configurazioni di arredamento e divisori di spazio adatti a ogni tipologia di ambiente. “6x6” risulta essere così una soluzione aperta, dove i telai in legno permettono di comporre illimitate configurazioni grazie al suo sistema di connessione, l’iconico e innovativo giunto pensato da Bewick.

Il nuovo sistema di collegamento permette così di creare diverse configurazioni, facilmente montabili e smontabili, spazi che superano la semplice idea di scrivania e divisorio, ma si arricchiscono di possibilità compositive e di usi.

Boffi e De Padova 

Nel chiudere il racconto delle proposte provenienti dell’esposizione di S. Project non si può non parlare dell’allestimento proposto da Boffi e De Padova (PAD 22 C 23 C 35 D 20 D 30). In uno spazio più che raddoppiato rispetto all’ultima edizione, di quasi 900 mq, trova espressione il progetto di interni completo di Boffi | De Padova, che include le proposte di MA/U Studio e quelle della recente acquisizione di ADL, specialista in partizioni e sistemi di apertura e chiusura di ambienti. Il titolo dell’installazione progettata da Piero Lissoni “When water meets…” utilizza l’acqua come elemento caratterizzazione dello spazio, uno strumento per dividere e al tempo stesso connettere spazi, senza partizioni verticali che occludono la vista, ma creando ambienti che rievocano gli spazi di vita, interni ed esterniUno spazio fluido, elegante, dove si trovano accostati prodotti nuovi e importanti riedizioni.

Partendo dal sistema cabina armadio “Antibes” di Boffi, disegnato da Lissoni, che viene rafforzato attraverso una serie di soluzioni che consentono una progettazione che si integra con il sistema bagno e con il sistema porte / pareti divisorie.  



La libertà compositiva è invece alla base della cucina “Combine”, ideata da Lissoni, una visione che ibrida cucina compatta e a isola, proponendo monoblocchi funzionali, piani di lavoro e tavoli estraibili, per creare zone pranzo fisse o estensibili a seconda dei commensali. Rimanendo “in cucina”, gli altri prodotti presentati da Boffi sono la continuazione della serie “K” di Norbert Wangen, che mettono in luce nuove soluzioni compositive e accessori.





De Padova presenta, invece, la rivisitazione del divano “Landscape” che diventa per l’occasione “Flying Landscape”, facendo accenno alla seduta più sottile, alla struttura più leggera e ai piedini più alti. Sempre dell’ingegno di Lissoni è il tavolo “French Concession”, un grande tavolo in Corian che appare come sospeso. Il trucco c’è, ma non si vede, il tavolo sembra sbocciare dal pavimento, a cui è fissato, come un fiore. Ingegno e sapienza costruttiva.

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