Presentata la 7° edizione del festival che racconta il progetto di architettura e di design attraverso il cinema
Il 31 gennaio presso Sala Conferenze della Fondazione Ordine Architetti P.P.C della Provincia di Milano è stata presentata l’edizione 2019 del Milano Design Film Festival (MDFF) che si terrà dal 24 al 27 Ottobre 2019. Il festival, come affermato dalla due fondatrici e direttrici Antonella Dedini e Silvia Robertazzi, rappresenta un’occasione per conoscere il mondo del progetto attraverso il cinema o - viceversa - per scoprire il cinema quale strumento per raccontare l’architettura e il design.
Durante i cinque giorni dell’evento, sugli schermi si alterneranno più di sessanta proiezioni, partendo dall’opening alla Triennale di Milano e dall’inaugurazione all’Anteo Palazzo del Cinema, che sarà anche la casa dell’intera rassegna.
Il MDFF 2019 avrà come titolo “Mind The Gap”, letteralmente “attenzione alla scalino o al vuoto”, e vuole essere una riflessione sulla contemporanea rivoluzione digitale. Rivoluzione digitale che sta attraversando – e segnando – gli ultimi anni, una rivoluzione che porta con sé cambiamenti o spesso stravolgimenti: la nascita di nuove professioni, diverse modalità di lavoro, nuove estetiche e soprattutto un cambiamento delle relazioni sociali.
“Mind The Gap” continua un percorso iniziato nelle precedenti edizioni del Milano Design Film Festival, in particolare la scorsa che aveva come titolo “Fast-changing”.
Al centro della riflessione vi era il futuro, le nuove sfide progettuali, l’indagine degli insegnamenti e delle pratiche virtuose del passato da “trascinare nel futuro come esempio o come monito”. Ai due estremi stavano la tecnologia da un lato, quella del futuro immaginato o da immaginare, e dall’altro la storia dei “monumenta”, degli elementi fisici, che nella loro matericità ci raccontano e ci rappresentano nel quotidiano.
Da un lato la tecnologia, che ogni giorno ci fa vivere quel futuro immaginato da Ridley Scott in Blade Runner, e l’urgenza di trovare al più presto, soluzioni efficaci a problemi globali; dall’altro la storia delle forme e degli oggetti che nella loro matericità ci raccontano e ci rappresentano nel nostro quotidiano. Un contributo in questa direzione è quello del designer Dieter Rams con “less but better” (“meno, ma meglio”), che – parafrasando la celebre frase dell’architetto Mies Van Der Rohe – raccoglieva in un volume le creazioni del designer, o meglio esplorava le idee, i criteri e i metodi alla base delle creazioni di Rams, rivelando come una cultura mutevole della produzione dei prodotti abbia dato vita a benchmark universali di design.
Le novità del MDFF edizione 2019 saranno un premio: l’Architecture Film Award (AFA) e la presenza di un Guest Curator di caratura internazionale In particolare, l’Architecture Film Award sarà il primo premio internazionale dedicato a cinema e architettura, istituito da Milano Design Film Festival e dalla Fondazione degli Architetti di Milano con l’obiettivo di incentivare la produzione di opere cinematografiche dedicate all’architettura e alla progettazione più in generale, oltre ad avere la finalità di valorizzare l’uso del linguaggio audiovisivo quale strumento di comunicazione ad uso degli architetti.
Il premio avrà due categorie: “Architecture’s Film” per pellicole (medi e lungometraggi) di storie di architettura antica, moderna e contemporanea, e Studio’s Film per progetti audiovisivi commissionati da studi di progettazione per promuovere la propria attività. La giuria sarà presieduta da Marco Müller, storico e critico di cinema, docente all’Accademia di Architettura di Mendrisio e direttore di numerosi festival: Pesaro, Rotterdam, Locarno, Venezia e Roma. La Guest Curator di quest’anno sarà invece la giornalista Alice Rawsthorn, firma importantissima del settore. Il 2019 vedrà, poi, la riconferma della collaborazione con la Triennale di Milano, la Fondazione Dioguardi e ProViaggiArchitettura, oltre che con importanti aziende del settore.