Il “Report 2017 on the Italian Construction, Architecture and Engineering Industry” ha individuato le 150 società di architettura in base al loro fatturato.
Nelle scorse uscite del magazine avevamo parlato dei premi agli architetti italiani e a quelli internazionali che avevano costellato la fine del 2018. Un’altra interessante classifica è quella redatta dalla società di ricerca e promozione Guamari, con sede a Milano, che ha messo in fila gli studi di architettura con sede in Italia in base al loro fatturato.
La classifica vede al primo posto One Works con un volume di affari di poco superiore ai 21,5 milioni di euro (a fronte dei 20,8 dell’anno precedente – incremento del 3,5%), seguita da Renzo Piano Building Workshop con 16,3 milioni (contro i 12,5 del 2017 – incremento del 31,1%) e da Lombardini22 con quasi 12,3 milioni di euro (saliti rispetto agli 11,4 del 2016 – incremento del 7,4%).
One Works è prima assoluta anche per il fatturato all’estero, connotandosi come uno studio multidisciplinare dove convivono un’anima architettonica e una legata ingegneria
La medaglia di legno va allo studio Progetto Cmr con 9,5 milioni di euro di fatturato, un dato comunque molto positivo (incremento del 87,6% rispetto al 2016) che gli ha permesso di risalire ben dieci posizioni in un anno. Crescite altrettanto importanti sono state quelle di Archea Associati, settimi in Italia con un fatturato aumentato del 72,6% dal 2016, di Global Planning (29°) con +107,2% e Park Associati (30°) con +103,6% rispetto all’annualità precedente.
In una graduatoria con nomi noti e non, emerge con forza la diversificazione delle competenze
L’elenco delle società continua presentando nomi noti e non al grande pubblico, tra tutti spiccano: Mario Cucinella Architects che si posiziona in 15° posizione, anche qui in crescita (+31,3%), Stefano Boeri passa invece dalla 77° posizione alla 33° con un giro di affari sui 2,7 milioni di euro, Carlo Ratti fa un balzo dalla 51° posizione alla 37° con quasi 2,6 milioni di euro, mentre invece Fuksas Architecture scende alla 48° piazza (-2,6%).
A questo punto è utile fare alcune osservazioni di carattere generale e alcuni approfondimenti specifici. Per quanto il giro d’affari complessivo, relativo alle prime 150 società individuate dal report, è aumentato del 12,1% raggiungendo 313 milioni di euro. Un ampliamento che va di pari passo con l’accrescimento del reddito proveniente dal mercato estero, giunto nel 2017 ad un terzo del fatturato, valore che sale al 57% se si considerano solo le prime dieci società. Discorsi positivi vanno fatti anche per l’Ebitda (margine operativo lordo, ovvero gli utili prima degli interessi e delle imposte), l’utile netto (aumento lieve del 2,6%) e il patrimonio netto (+1,8%).
Un generale aumento del volume degli affari e degli utili degli studi di architettura presenti in Italia che disegnano un comparto in crescita ma che rimangono molto indietro rispetto alle grandi società globali di architettura come la statunitense Gensler, che da sola ha un fatturato di 1,2 miliardi di dollari e più di 6.000 dipendenti, oppure rispetto allo studio di Chicago Perkins and Will che muove più di mezzo miliardo di dollari per mezzo di progetti in tutto il mondo.
Tornando alla capacità finanziaria degli studi in Italia si può notare come rispetto al 2016 molti studi internazionali non compaiano più nella graduatoria stilata da Guamari, ad eccezione di David Chipperfield Architects (18°), sia Libeskind che Foster, oltre ad Hadid e Jean Nouvel non operano più in Italia o hanno portato a termine grandi cantieri che li avevano visti presenti sul territorio italiano. Altri studi vanno invece valutati sotto diverse lenti, un esempio su tutti è lo studio Citterio-Viel che prendendo in conto i fatturati della componente che si occupa di interni con quella che opera nel settore della progettazione architettonica arriverebbe al terzo posto a 12,6 milioni di euro, subito dopo Renzo Piano.
Lo studio di Piano detiene il primato italiano dell’utile netto, superiore ai due milioni
La società One Works, fondata da Leonardo Cavalli e Giulio De Carli, si definisce come una “società di design e consulenza globale, che offre un approccio integrato all'architettura, alle infrastrutture e all'ingegneria urbana”, una situazione comune a molte altre delle grandi realtà italiane. Vi sono, poi, casi di situazioni lavorative specificatamente votate al design come lo Studio Urquiola o Lissoni. Continuando la lettura delle “specializzazioni” si incontrano studi che lavorano all’interno del settore del brand design come Design Group Italia e Hangar Design Group, o nello yacht design come Zuccon International Project o ancora al progetto del paesaggio, dove spiccano Land Italia e Ag&P Greenscape. Un quadro variegato, dove all’apertura a diverse competenze operata dalle grandi società, a cavallo fra architettura e ingegneria, fa da contraltare una realtà di studi con una forte vocazione legata a componenti specifiche della progettazione.
Dati aggiornati al 20 dicembre 2018