Settanta7 | C&P Architetti: Ripensare gli spazi collettivi - ISPLORA

Trailer Ripensare gli spazi collettivi



Tu penserai subito a tuo padre, a tua madre, alla scuola e alla televisione. Invece non è così. Le tue fonti educative più immediate sono mute, materiali, oggettuali, inerti, puramente presenti. Eppure ti parlano. Hanno un loro linguaggio di cui tu, come i tuoi compagni, sei un ottimo decifratore. Parlo degli oggetti, delle cose, delle realtà fisiche che ti circondano. Su ciò ne avrò da fare delle osservazioni scottanti, contrariamente a quanto tu ti aspetti. Il linguaggio delle cose, da cui tu hai ricevuto la prima educazione, non è una rottura di scatole, te l’assicuro.

- Gennariello, Trattatello pedagogico, Pier Paolo Pasolini, 1975

Uno spazio collettivo, che sia esso scuola, luogo di lavoro, di incontro, di cultura o ancora di sport, dovrebbe intrinsecamente contraddistinguersi di una tensione alla responsabilità sociale, mutevole e flessibile, capace di ospitare e accogliere le comunità.
A partire da queste riflessioni, la lezione muove attraverso diversi casi studio che testimoniano l’evoluzione degli spazi ad uso collettivo, passando attraverso differenti scenari e metodologie progettuali che contraddistinguono il lavoro di studio Settanta7 e C&P Architetti.

Da un lato, il lavoro di Settanta7 esplora attivamente il tema dello spazio scolastico e più ampiamente degli hub culturali, partendo dai principali riferimenti – come la Corona School di Richard Neutra – e proponendo nuovi modelli contemporanei in cui lo spazio stesso diviene “terzo educatore”.

Una progettazione flessibile, un approccio aperto e permeabile, volto ad “ossigenare” i luoghi attraverso la contaminazione funzionale ed espressiva. La scuola, immaginata come un hub polifunzionale, viene legata al contesto territoriale in cui è inserita, nel tentativo di ricucire concretamente non solo la città ai suoi “luoghi” fisici, ma di proporre un nuovo modo di vivere gli spazi educativi.

Il Reggio Emilia Approach proposto dal pedagogista Loris Malaguzzi identifica, infatti, la scuola come una realtà “amabile, operosa, inventosa, vivibile, documentabile e comunicabile, luogo di ricerca, apprendimento, ricognizione e riflessione dove stiano bene bambini, insegnanti e famiglie”. Quasi un “approdo” sicuro e accogliente, capace di istituire nuovi rapporti con le istituzioni e con le comunità. Per Settanta7, progettare un’architettura scolastica e a servizio della collettività è dunque un atto formativo che deve tener conto di innumerevoli variabili, mirando alla ricerca concreta e pragmatica di una sostenibilità che sappia essere parallelamente ambientale, economica e sociale. 

Ne sono esempio le scuole di Monteroni d’Arbia, Clusone, San Carlo Canavese e Sesto Fiorentino, architetture in cui il vivere quotidiano e condiviso prende forma intorno all’idea di “microcosmo” o di “agorà”, dando vita a spazi nuovi, versatili e capaci di trascendere i vincoli della progettazione tipologica tradizionale. Nuove tecnologie, l’uso del legno nelle sue declinazioni: nuovi spazi.

Parallelamente, il lavoro di C&P Architetti pone l’attenzione sullo spazio del lavoro, della produzione e del retail, progettando architetture in grado di costruire un’identità espressiva.

Diversi contesti, diverse maestranze, diversi linguaggi: un unico approccio e l’idea che i luoghi realizzati debbano poter essere vissuti e modificati da chi realmente li “abita” nel quotidiano. L’uomo al centro, in un’azione di “appropriazione degli spazi”: quasi una forma di “resistenza all’architettura” che vede lo spazio come “ospite” (dal significato latino di hospes, ovvero colui che ospita).

A partire dai riferimenti, come gli uffici Johnson di Frank Lloyd Wright, Botter HQ, Sai Industry e Sun68 divengono esempi contemporanei e concreti di questo modo di operare, guardando il luogo e le persone, conoscendo pratiche e proponendo soluzioni, indagando nuove forme di dialogo.

Un lavoro eterogeneo, quello di Settanta7 e C&P Architetti, che trova contatto nel ripensamento del tema della collettività nelle sue declinazioni con lo spazio. Un tentativo di proporre innovazione, integrazione e visione, volgendo lo sguardo al futuro.

Obiettivi formativi:

  • La lezione propone un excursus sull’architettura scolastica, culturale, del workspace e del retail all’interno dei diversi contesti territoriali, affrontando l’importanza di un ripensamento degli spazi collettivi in cui la “relazione” è al centro del progetto;
  • Saranno esplicitate le soluzioni planivolumetriche e programmatiche dei casi studio, a partire dal concept fino alla realizzazione, dal diagramma alla pratica, nel rapporto tra l’interno dei locali e la città che li ospita;
  • Si approfondiranno i processi metodologici di progettazione e realizzazione, a partire dall’uso del BIM come strumento di analisi, progetto e controllo;
  • Si illustreranno le principali soluzioni progettuali, tecnologiche e materiche per una ricerca volta alla sostenibilità economica, ambientale e sociale, con il conseguente ottenimento di importanti certificazioni quali la riconoscibilità nZeb e LEED.

Focus On

STINGERS ILLUMINOTECNICA

Stingers Illuminotecnica è la luce che va oltre al progetto. I dispositivi d’illuminazione, infatti, vengono selezionati da esperti del settore che lavorano in sinergia con studi di architettura, urbanistica e design. Una guida competente per proposte illuminotecniche adatte a spazi indoor e outdoor, mostre ed eventi, ambienti aziendali e di retali, uffici e residenze private. Stingers accompagna i professionisti dalle prime tavole di progetto alla realizzazione definitiva, attraverso una costante assistenza in cantiere.

GLOBO FACCIATE

Facciate continue e rivestimenti per architetture uniche. Globo Facciate accompagna ciascun progettista nel percorso di scelta di applicazioni ideali per valorizzare l’edilizia industriale, commerciale e residenziale, sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di riuso di fabbricati esistenti. I rivestimenti di facciata Globo possono essere a sviluppo verticale o inclinato in combinazione con vetro, ceramica, acciaio corten, zinco titalio, alluminio o materiali compositi, per soddisfare ogni esigenza.

PELLIZZARI BUILDING

Per un calcestruzzo diverso dal solito calcestruzzo, Pellizzari Building sviluppa dal 1962 una profonda ricerca in collaborazione con gli architetti ed i designer incontrati nel tempo. Passione e dedizione per le più svariate realizzazioni in calcestruzzo sono caratteristiche fondanti per accettare sfide sempre nuove nel mondo della progettazione. Massima precisione e cura per il dettaglio, poi, vengono inseriti in ogni singolo intervento perché vengano trasformati in continua emozione e dinamica personalità.

GAM

Per ambienti di apprendimento aperti, interconnessi e creativi, GAM progetta dal 1975 soluzioni personalizzate di arredo per asili, scuole primarie e secondarie, biblioteche e centri culturali sempre contemporanei. Per GAM ogni edificio scolastico è un progetto nuovo e originale in grado di valorizzare l’ascolto delle esigenze in relazione con le necessità didattiche e di contesto, nell’elaborazione di soluzioni che concorrono a disegnare un’idea di scuola moderna, funzionale e innovativa.

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