IN/Arch: Guardare Oltre - ISPLORA

Trailer Guardare Oltre



Non valevole di crediti formativi CNAPPC

Confermando le parole scritte da Massimo Locci per il 50° anniversario di IN/Arch – “l’architettura è una forma di rappresentazione della nazione: dar conto della sua capacità produttiva è una forma di prefigurazione del futuro. Senza una progettualità qualificata, la società stessa è destinata al fallimento” – il docufilm ideato e scritto da Isplora volge l’attenzione alla situazione attuale del panorama architettonico italiano, raccogliendo l’eredità storica di IN/Arch e ampliandone lo sguardo in direzione del futuro. 

Come si comunica l’architettura, oggi? Come l’architettura e IN/Arch rispondono alle necessità contemporanee di dialogo tra impresa e progettazione, tra economia e cultura? Che ruolo sociale ha, la figura dell’architetto, oggi?

Queste sono solo alcuni degli interrogativi che hanno alimentato la scrittura del docufilm, nel quale imprenditori, professionisti, docenti, portavoce di IN/Arch, nomi della critica, giornalisti ed esperti del settore hanno prestato la loro voce per una riflessione completa e complessa sulla contemporaneità.  

Il docufilm si apre con le parole di Andrea Margaritelli, attuale Presidente di IN/Arch, seguite da quelle di due padri fondatori – Carlo Odorisio e Massimo Pica Ciamarra – e da pilastri dell’Istituto – Francesco Orofino e Massimo Locci. 
Il cuore del racconto approfondisce, poi, la relazione tra: architettura e impresa, architettura e comunicazione, architettura e urbanistica, architettura e innovazione.
Per descrivere ciascuno di questi binomi, sul piano visivo, sono state delineate quattro aree significative di Milano e, sul piano narrativo, sono state scelte delle personalità di spicco del panorama (in senso allargato) progettuale italiano.

1. Architettura e impresa: 
Attraverso le figure di Federica Brancaccio e Michele Franzina, scopriamo la relazione tra cultura del progetto e cultura d’impresa nell’area di City Life con il suo sapore contemporaneo e dinamico. Gli edifici non sono protagonisti in quanto tali ma come rappresentazione di una società in rapido sviluppo. 



2. Architettura e Comunicazione: La quinta urbana scelta per introdurre al tema della comunicazione è quella del Politecnico di Milano, cuore storico della Scuola di Architettura e Ingegneria. Scorci di città si mescolano a suoni di aule, tra giovani immersi nei libri e nell’energia di un campus internazionale, per un’architettura da abitare grazie a un linguaggio condiviso.
Un racconto di Aldo Colonetti e Paolo Desideri.

3. Architettura e Urbanistica:
Lo spazio pubblico, le trame di connessione, le infrastrutture, i parchi e gli spazi aperti diventano protagonisti, mostrando i gesti quotidiani nella città, l’abitare contemporaneo in relazione allo spazio pubblico. Lo Scalo di Porta Romana e i suoi cantieri, con lo sfondo della Fondazione Prada diventano la quinta narrativa.
Accompagnati dalle voci di Luca Zevi e Annalisa Metta.

4. Architettura e Innovazione: L’ultimo scorcio di città si lega al quartiere di Tortona, con le quinte di ex-Ansaldo, Mudec, la Darsena e il Naviglio, per un racconto che fa dialogare l’architettura storica e la memoria dalla città alla contemporaneità, mescolando gesti ed espressioni architettoniche dai differenti e molteplici linguaggi. La scelta di un quartiere ex-industriale richiama al primo tema di relazione tra architettura e innovazione. 
Con il contributo di Sonia Calzoni e Alessandra Scognamiglio. 

Un docufilm nato dalla collaborazione tra Isplora e IN/Arch con il contributo fondamentale di Beatrice Fumarola, coordinatrice nazionale.


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