Studio BBS architettura: Il luogo come espressione - ISPLORA

Trailer Il luogo come espressione



“L'Architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce” affermava Le Corbusier.
La narrazione è un gioco: premiamo PLAY far farlo cominciare. 

Si presenterà il Trentino, un territorio articolato, incastonato tra le montagne, e poi Trento con il proprio paesaggio, i propri colori e i propri profumi e allora iniziamo il REWIND. Le voci di Claudio Battisti, Michele Bella e Massimo Scartezzini – fondatori di Studio BBS architettura – ci sveleranno i ricordi; le scelte compositive, tecniche e costruttive che hanno accompagnato ogni loro progetto. Infine, STOP gli edifici si mostreranno e con essi anche le proprie forme e colorazioni. 

E attraverso questo gioco si scoprirà Trento, una città incastonata tra le montagne, in un luogo che si fa espressione: della modernità, della contemporaneità, della città e del paesaggio circostante. L’approccio progettuale di Studio BBS architettura ha sempre e solo questo come punto di partenza della ricerca compositiva. 

Nel dinamismo della città contemporanea si inserisce Itas Forum, l’idea progettuale di Studio BBS architettura si è aggiudicata il primo posto nel concorso a due fasi riservato ad architetti e ingegneri under 50 indetto dal committente Itas Mutua. Progetto che trova spazio nel nuovo quartiere Le Albere di Trento – disegnato da RPBW – e che cerca una propria riconoscibilità stilistica pur nel dialogo con l’esistente. 

Dalla città contemporanea, il racconto si sposta verso la città novecentesca, dove si inserisce la Residenza universitaria Mayer un progetto che ha permesso allo studio di muovere i primi passi con un sistema costruttivo non tradizionale, era il 2007 e pensare a un edificio in legno con tecnologia in X-LAM era sicuramente un obiettivo ambizioso. 
La soluzione costruttiva adottata ha risolto al meglio la logistica di cantiere e ha permesso di realizzare un edificio altamente sostenibile; infatti, tutto il ciclo produttivo è avvenuto entro un raggio di meno di cinquanta chilometri, in linea d’aria, dal lotto su cui si insedia la Residenza.

La narrazione si sposta, infine, verso la provincia di Trento passando per Arco e aprendosi verso il Lago di Ledro, proprio qui trova luogo il Museo delle Palafitte un intervento minuzioso che ha previsto il risanamento conservativo dell’edificio costruito nel ‘68 dall'architetto veneziano Marcello Piovan. La seconda fase, poi, è stata contraddistinta dalla realizzazione dell’ampliamento del museo: un volume puro dal carattere spiccatamente contemporaneo e minimalista, posto a rispettare il valore monumentale riconosciuto all’edificio esistente e a dialogare con esso per differenza stilistica.

In questo gioco narrativo e progettuale, il punto di partenza è sempre il luogo
Il luogo come teatro della stratificazione degli elementi naturali, delle trasformazioni dell’uomo, del susseguirsi delle generazioni, come espressione di valori e contraddizioni con i quali l’architettura contemporanea deve dialogare.

Obiettivi formativi

  • La lezione si articola nel racconto e nella descrizione delle differenti fasi di progettazione. Il punto di partenza è sempre la fase progettuale – sia essa preceduta da un concorso di progettazione o da una commessa diretta – si sussegue, poi, la fase di cantiere, caratterizzata da sfide e cambiamenti. Il processo termina nell’edificio concluso che diventa di proprietà della collettività. 
  • Si approfondisce il progetto Itas Forum, evidenziandone le difficoltà progettuali, nel confronto con il quartiere Le Albere di Trento, e di cantiere, per l’avvento della Pandemia. La forte complessità progettuale mostra come sia stato necessario un dialogo efficace tra tutti gli attori coinvolti. Partendo dallo studio di architettura per la definizione dei caratteri costitutivi, passando per gli strutturisti per trovare il giusto equilibrio, arrivando all'impresa per lo sviluppo del progetto costruttivo in BIM. 
  • La lezione propone un approfondimento legato alla costruzione in legno, per il progetto della Residenza universitaria Mayer. Nello specifico, racconta come nel 2007 questo fosse uno dei primi progetti pensato in X-LAM, la scelta di questo sistema costruttivo partì dall'Opera Universitaria e della Provincia Autonoma di Trento che stava sostenendo un'importante ricerca del CNR-Ivalsa. 
  • La lezione affronta il progetto di risanamento e recupero del Museo delle Palafitte di Ledro e approfondisce il miglioramento dal punto di vista energetico ed impiantistico, che tale intervento ha portato attraverso il rifacimento completo del sistema tecnologico preesistente. Inoltre, mostra come, su richiesta specifica della Soprintendenza, l'edificio sia stato dotato di un sistema di ventilazione meccanizzata per migliorare la conservazione dei reperti archeologici. Tali migliorie hanno permesso all’edificio di acquisire la certificazione LEED al livello Gold e quella Arca al livello Platinum.

indietro

Crea un account

('Are you an Italian architect? Switch to this site (')

Crea account

Per ricevere crediti formativi riconosciuti dall'AIA (American Institute of Architects) clicca qui.

Crea un account

indietro