Trailer Disegnare comportamenti
*NON VALEVOLE DI CREDITI FORMATIVI CNAPPC*
La masterclass racconta gli architetti Ico Migliore e Mara Servetto, soci fondatori dello studio milanese Migliore+Servetto Architects.
La lezione si snoda a partire dalla biografia degli architetti Ico Migliore e Mara Servetto, muovendo dalle loro radici Torinesi, dal racconto delle loro famiglie e della loro città, con il suo disegno rigoroso e una scena artistica ricca di stimoli eterogenei e multidisciplinari. L’incontro tra i due soci fondatori si affianca così all’incontro con i loro riferimenti, che spaziano dall’arte, al cinema, al teatro e alla letteratura, con i lavori di Enzo Mari, Monty Python o Calvino, per arrivare poi all’architettura di Albini, Soleri o Mollino. Decisivo è però soprattutto l’incontro tra le mura del Politecnico di Torino con il loro mentore, Achille Castiglioni.
Milanesi d’adozione anche grazie allo stesso Castiglioni, dal quale apprendono soprattutto la trasversalità del metodo e la curiosità nell’approccio alla ricerca creativa, che nel loro caso si arricchisce grazie a una combinazione di strumenti analogici e digitali, dallo schizzo a mano libera all’animazione video. Inquadrature, pieni e vuoti, giochi di luce e dicotomie tra riproduzioni e originali, salti di scala e approfondimenti mirati sono solo alcuni degli strumenti che vediamo emergere nella progettazione di Migliore+Servetto Architects. Ragionare il progetto come una regia filmica, strutturando un montaggio spaziale, è il metodo progettuale dove il tempo è “l’unica unità di misura dello spazio” e dove l’attenzione del fruitore è focalizzata sullo stupore dell’esperienza.
Così la masterclass passa in rassegna alcune delle realizzazioni più significative dello studio, attraversando le diverse declinazioni della tipologia “museo”, che per Migliore e Servetto superano il “museo luna park” o il tradizionale “museo chiodo-parete” per lasciar spazio al “museo narrante”, come nel caso del Museo Chopin di Varsavia, Leonardiana di Vigevano o l’allestimento per la Madonna di Piero della Francesca. Altri esempi progettuali traducono il racconto dell’identità di un brand o di una città in spazio: esemplari sono i progetti per i punti vendita Mondadori e dmail, o le installazioni per Moreschi - Walking Pleasure e per Coats! di Max Mara, così come le installazioni urbane a Torino progettate insieme a Italo Lupi.
Ogni progetto deve scaturire da una forza creativa che trova un fondamento solido solo in un’attenta ricerca filtrata attraverso la capacità di sintesi dell’architetto. Così ogni lavoro si struttura su un percorso fisico, conoscitivo e mentale ritmato da una progettazione consapevole dei comportamenti dell’uomo, ovvero attraverso il disegno di spazi e tempi di fruizione. Sostenibilità è quindi, per l’architettura, non solo la progettazione di edifici sostenibili ma anche, e forse soprattutto, di comportamenti sostenibili.
Obiettivi formativi
- Conoscere l’esperienza formativa, lavorativa e didattica degli architetti Ico Migliore e Mara Servetto, soffermandosi in particolar modo su riferimenti culturali e architettonici e sull’eredità intellettuale e metodologica del loro mentore, Achille Castiglioni
- Approfondire la conoscenza della produzione dello studio Migliore+Servetto nel campo delle installazioni e allestimenti museali temporanei e permanenti, il lavoro di branding per le aziende e le installazioni urbane tenendo conto di due temi principali, il tempo e l’identità
- Approfondire il tema della narrazione progettuale come una regia filmica che strutturi un montaggio spaziale composto da espedienti tecnici di diverso tipo, sia tecnologici che esperienziali
- Comprendere l’importanza e il significato della progettazione di “comportamenti sostenibili” come chiave di volta del concetto più ampio di sostenibilità in architettura