Cherubino Gambardella: Antidoti alla noia - ISPLORA

Trailer Antidoti alla noia



*NON VALEVOLE DI CREDITI FORMATIVI CNAPPC*

La lezione si snoda a partire dalla biografia dell’architetto Cherubino Gambardella, nato nel 1962 a Napoli. Proprio Napoli è al centro, non solo del ricordo, ma è musa e riferimento: una città molteplice, dalla geografia “sontuosa”, il golfo e le case, il cielo e il mare.

Elementi che ritornano nella produzione e nella ricerca dell’architetto napoletano, fondamenta del “mito mediterraneo”

Se la città di Napoli è il filo che guida tutta la produzione – da intendere nel senso ampio di un’architettura scritta, parlata e costruita – lungo il percorso di formazione emergono altri riferimenti artistici e letterari, momenti e grandi figure dell’architettura come Michele Capobianco, John Hejduk e Franco Purini.

Cherubino Gambardella: la biografia e la formazione

I luoghi, le persone e i momenti che attraversano la biografia e la formazione costituiscono l’anticamera all’esplicitazione dei temi della ricerca condotta dall’architetto Cherubino Gambardella: il concetto di “bellezza democratica”, o meglio la rivalutazione dell’imperfezione come elemento del progetto. Concetto che va di pari passo con lo strumentario dell’architetto: l’alterazione e la traduzione, tradurre a partire da disegni e schizzi come metodo di lavoro.

Temi di una produzione vasta e multiforme, dove ad emergere sono la variazione, la trasformazione e il concetto di Mediterraneo. La lezione mostra a questo punto gli esempi di questo agire: dalle ville a Itri a partire da scheletri abbandonati alle case popolari della “Corte Blu” a Piscinola, i padiglioni espositivi di Expo 2015 e gli spazi della mobilità della stazione Metropolitana Loreto, il restauro della Torre dello Ziro e la scuola professionale in Senegal.

Un procedere che si scontra con la questione delle norme, contro la dittatura della funzione, partendo dalla bellezza. Una fuga dal Moderno verso un mondo fondato sull’ideazione architettonica e sull’insegnamento. Contraddizioni e difficili equilibri che individuano un futuro che è in realtà più simile all’eterno presente di Sigfried Giedion, lasciando libertà di azione al paesaggio, alle foreste, e trovando – in qualità di architetti – un antidoto alla noia.

Obiettivi formativi

  • Conoscere ed approfondire i riferimenti della produzione e della ricerca dell’architetto Cherubino Gambardella: i luoghi e i personaggi
  • Approfondire i temi e i concetti che giacciono dietro alla pratica professionale dell’architetto Gambardella: dal concetto di "bellezza democratica" agli strumenti del progettista
  • Analizzare alcuni interventi realizzati dall'architetto insieme alla moglie Simona Ottieri, scoprendo le ragioni e gli obiettivi: dalle ville a partire da scheletri (Villa Capri e White Pumpkin Bunker House a Itri), passando dalla Corte Blu e dall’Unità Aleatoria a Piscinola (Napoli) come strategie di edilizia residenziale pubblica, fino ai progetti di restauro (Torre dello Ziro) e quelli per la Metropolitana di Milano (Stazione Loreto) e per la scuola professionale in Senegal
  • Confrontarsi il metodo di lavoro dell’architetto Gambardella, attraversandone la varietà e gli elementi, le scelte e le questioni sollevate

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