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*NON VALEVOLE DI CREDITI FORMATIVI CNAPPC*
La lezione si sviluppa a partire dalla biografia dei due fondatori dello studio, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, due percorsi differenti e al contempo complementari.
Da un lato le esperienze di Junko Kirimoto all’università di Kyoto, a cavallo fra arte e architettura, e poi con architetti giapponesi di fama mondiale come Shin Takamatsu e Kazuyo Sejima, fino all’arrivo in Italia e alla collaborazione con Massimiliano Fuksas.
Dall’altro Massimo Alvisi e la sua formazione presso la facoltà di architettura di Firenze, con le collaborazioni con Thomas Herzog e Renzo Piano. Con quest’ultimo l’architetto Alvisi lavorerà fianco a fianco per otto anni per importanti cantieri come quello di Potsdamer Platz a Berlino e quello dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Seguiranno poi le collaborazioni con Oscar Niemeyer e Rem Koolhaas.
Personaggi fondamentali che si riscontrano ancora oggi nella produzione e nella ricerca dello studio Alvisi e Kirimoto, dal tema e dall’importanza dei concorsi, dall’idea di “scomporre per parti” di Renzo Piano a quella del concept da utilizzare nel processo progettuale. Una ricerca continua e sempre in evoluzione, quella portata avanti da Alvisi e Kirimoto, dove ad emergere è un atteggiamento di “sintesi della complessità” e una dimensione “sartoriale” applicata ai progetti, dove l’approccio è quasi “sociologico”, costituito da interventi minuti di rammendo come successo per il progetto delle periferie italiane portato avanti dal gruppo di lavoro G124 coordinato da Renzo Piano.
I progetti dello studio Alvisi Kirimoto
I progetti sono l’aspetto centrale della lezione, muovendo dagli elementi e i passaggi che portano alla realizzazione: i modelli, la ricerca e il rapporto con il paesaggio - non solo fisico - e con il cliente, le fasi del progetto, i materiali e il cantiere. Realizzazioni che raccontano una sperimentazione continua attraverso gli spazi e i luoghi, dalla Cantina Podernuovo della famiglia Bulgari, alle esperienze di housing, passando per la realizzazione di spazi immaginifici per uffici come nel caso di Chicago o degli HQ Casillo, fino ai molti e importanti teatri (Corato, Napoli e San Pietroburgo) e agli auditorium (LUISS Roma).
Dalla lezione tenuta dagli architetti Alvisi e Kirimoto ad emergere è la figura dell’architetto come “antenna capace di recepire i cambiamenti”, un professionista che ha l’obiettivo di gestire la complessità, una figura professionale che ha un ruolo civile, con delle responsabilità sia sul territorio che sulla società.
Obiettivi formativi
- Conoscere l’esperienza formativa e i riferimenti degli architetti Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, elementi imprescindibili nella loro pratica professionale, un percorso a cavallo fra diverse culture e discipline dove si scorgono le tracce di figure quali Renzo Piano, Oscar Niemeyer, Shin Takamatsu e Massimiliano Fuksas
- Scoprire la proposta di ricerca e la pratica architettonica dello studio Alvisi e Kirimoto, un lavoro in cui le diverse fasi del progetto sono fondamentali: dall’ideazione passando per il suo sviluppo, fino al cantiere
- Prendere spunto dalla dimensione “sartoriale” proposta dello studio attraverso le numerose realizzazioni e geografie: edifici produttivi, spazi per uffici e per l’abitare, luoghi della cultura e dell’insegnamento
- Approfondire il ruolo e il contributo dell’architetto nella trasformazione del territorio e all’interno della società