Trailer Morfologie di un'identità
In architettura, come in musica, comporre indica la capacità di ordinare, allineare e riunire ordinatamente elementi differenti in un unico sistema complesso. È possibile, dunque, attribuire alla composizione architettonica il significato di un processo di ricerca del senso, della forma e della funzione in grado di far emergere, nella struttura finale, la sua melodia principale. La sua idea generatrice. La composizione ricopre, così, i valori di analisi degli approcci logici, da un lato e, dall’altro di quelli artistici per quanto riguarda le scelte formali, volumetriche e spaziali, e l'aggregazione degli elementi architettonici, nonché dell'individuazione di soluzioni che integrino la funzione con la forma.
Un processo che si fa manifesto di differenti soluzioni progettuali e che diventa occasione di riflessione per lo studio ACA - Amore Campione Architettura, che ne declina gli aspetti in quattro principali tematiche: la sospensione, il dialogo, l’innesto e il contatto.
Il tema della sospensione si mostra in un linguaggio di forme leggere, all’interno di un intervento di riuso a ridosso delle pendici dell’Etna: Casa CRV. Una villa con palmenti viene svuotata delle sue murature portanti, nella realizzazione di un sistema strutturale in cui il cuore dell’abitazione resta “appeso” alle volte soprastanti. Materiali costruttivi della tradizione si affiancano, così, a sistemi strutturali innovativi, tra tiranti in acciaio ed elementi in corten. Sarà proprio il corten a diventare protagonista del nuovo padiglione, realizzato a ridosso della struttura esistente e principale della villa. Un oggetto architettonico autonomo e flessibile, caratterizzato dall’utilizzo di pannelli mobili sia vetrati che opachi, in diretta connessione con il nuovo impianto terrazzato del giardino.
Agli approfondimenti compositivi, materici e strutturali di Casa CRV, segue una riflessione in cui tutela dell’esistente e progettazione del nuovo entrano in dialogo diretto. Demolizione e ristrutturazione coesistono, infatti, nel cuore di Catania, nel progetto di Casa CCC, grazie ad un approccio progettuale volto al rispetto della storia e della memoria dell’edificio ed alla ricerca di un’immagine architettonica globale. Un dialogo costante tra passato e presente, tra gli elementi della tradizione siciliana e la contemporaneità materica dai colori naturali e caldi. Uno studio che si estende su ogni superficie orizzontale e verticale, nell’attenzione e nella cura dei dettagli, delle finiture e dell’illuminazione. Un “riassunto” di questo sensibile approccio progettuale si manifesta in facciata, luogo in cui coesistono linguaggi compositivi differenti che entrano perfettamente in dialogo tra di loro e con il tessuto urbano circostante.
L’attenzione si sposta, poi, in aperta campagna, sulle pendici fertili dell’Etna, alla volta di un edificio ipogeo, la Cantina CGP. Un intervento di nuova costruzione, in cui il profilo del vulcano ed il colore della lava diventano cornice di un ampliamento che fa dell’innesto il suo concept principale, rendendolo parte del contesto circostante e valorizzandone le sfumature naturali e le essenze vegetali. Un progetto in cui la terra nasconde un cuore di acciaio e cemento, in cui simmetria e rigorose proporzioni diventano protagoniste di uno spazio di lavoro. Un progetto in cui la componente naturale entra nella progettazione, mostrando un prospetto interamente ricoperto del materiale dello scavo – attentamente riposizionato – e nascondendo al suo interno una nicchia che rende possibile la lettura stratigrafica del terreno circostante.
L’ultimo aspetto compositivo portato alla luce è quello del contatto, in una narrazione umana dell’architettura, nel racconto di spazi abitativi domestici inseriti in contesti insulari. La ruvidezza della roccia ed i segni della storia si amalgamano in uno spazio flessibile e minimo, dinamico e intimo, in cui ogni ambiente è mutevole e capace di valorizzare il continuum spaziale ed il contatto con i materiali tipici del contesto in cui l’architettura esistente si inserisce. Un’architettura, quella di Casa CTL, che si mostra alla natura e ne diventa prima spettatrice.
Un excursus progettuale – quello di Morfologie di un’identità – che che di progetto in progetto coglie la specificità di ciascun territorio, portando alla luce componimenti in cui voci cromatiche e materiche differenti raccontano di armonia formale e architetture dal linguaggio coerente.
Obiettivi formativi
- La lezione propone un excursus sull’architettura residenziale e di workspace all’interno del contesto territoriale siciliano, dalle pendici dell’Etna al tessuto urbano di Catania, alla realtà insulare di Levanzo, approfondendo quattro tematiche compositive: la sospensione strutturale, il dialogo tra esistente e progetto del nuovo, l’innesto nella morfologia del territorio e nella biodiversità, il contatto tra materiali naturali e gesti antropici.
- Il tema della sospensione strutturale racconta uno spaccato progettuale in cui l’architettura alimenta la fattibilità costruttiva, nella realizzazione di un sistema di capriate cui sono “appese” le volte esistenti. La demolizione delle murature sottostanti viene, dunque, letta come un’occasione progettuale per ripensare una pianta libera all’interno di un edificio storico.
- La lezione volge l’attenzione verso l’architettura ipogea di un edificio vitivinicolo di produzione, la cui struttura compositiva e costruttiva dialoga con il contesto e con l’ecosistema circostante. Una struttura in calcestruzzo armato scatolare si inserisce e mimetizza con il contesto, permettendo la lettura diretta della stratigrafia del terreno esistente, nelle sue morfologie geologiche.
- Una tematica progettuale di particolare interesse per la lezione è quella del rapporto diretto tra esistente e nuovo intervento. Questo punto cardine viene analizzato da molteplici punti di vista e da relativi casi studio, che mostrano una sensibilità progettuale ed una ricerca di dialogo tra la memoria – del luogo e dell’edificio stesso – e l’elemento contemporaneo. Una ricerca costante si manifesta in differenti interventi di riuso di edilizia storica, nell’attenzione legata all’utilizzo di tecniche o materiali tipici della tradizione costruttiva locale.