Trailer Conversare con il Mediterraneo
“Il Mediterraneo è terra e mare insieme, è un mare circondato da terre, una terra bagnata dal mare.” Predrag Matvejevic
Uno specchio d’acqua che cuce innumerevoli civiltà, fonte di incontri e narrazioni fin dai tempi di Omero, celebrazione di diversità e armonia, dialogo e contaminazione. Protagonista di questa puntata di Isplora Play, il Mediterraneo diventa il punto di incontro delle esperienze progettuali di due realtà d’architettura: ACA – Amore Campione Architettura e Luca Cerullo Architects.
Un primo viaggio prende il via dall’entroterra Siciliano dove, in prossimità di Rosolini, sorge Villa VGR: una casa introversa firmata dallo studio di architettura ACA e raccontata dal fondatore, Sebastiano Amore, che fa della macchia mediterranea e delle essenze vegetali parti integranti del progetto. Un microcosmo in cui lo spazio convive con la natura in un sistema organico e che, secondo uno schema funzionale preciso, si sviluppa attorno alla corte interna in cui trova dimora un ulivo secolare.
L’uso di volumi puri e di forme lineari dimostrano la ricerca che ACA – Amore Campione Architettura conduce con costanza verso l’essenza degli elementi architettonici: la scala in ferro ne è un emblematico esempio, con la sua semplicità formale unita alla sua forza espressiva. I materiali utilizzati – come il legno, la pietra, l’intonaco bianco e il corten – enfatizzano le forme e instaurano un perfetto dialogo con il paesaggio naturale circostante, preesistente e di progetto, contribuendo al raggiungimento di quel difficile equilibrio tra architettura e contesto.
Se da un lato lo studio di architettura ACA con il progetto per Villa VGR si inserisce in un contesto con l’intento di creare un’architettura in perfetto equilibrio con il paesaggio, dall’altro lo studio Luca Cerullo Architects cerca di ristabilire questo equilibrio in contesti compromessi da interventi incontrollati e speculativi, come quelli di alcune delle coste balneari bagnate dal Mediterraneo.
Dalla Sicilia alla Campania, il racconto si posta a Paestum, nota per il suo sito archeologico e caratterizzata da un paesaggio costiero peculiare, oggetto del progetto di riqualificazione ambientale e paesaggistica dello studio Luca Cerullo Architects. L’intervento, raccontato dallo stesso fondatore, ha l’obiettivo di ricucire la frattura preesistente tra pineta e spiaggia, salvaguardando i sistemi biotici naturali. In una visione più ampia di inserimento di percorsi pedonali affiancati da vegetazione autoctona e da pedane in legno che consentono l’accesso alla spiaggia, si inserisce anche l’intervento puntuale del Laura Mare: un nuovo stabilimento balneare costruito con materiali ecocompatibili e appartenenti all’immaginario marittimo e che mira a diventare un esempio ecocompatibile di antropizzazione delle aree naturali costiere.
L’ispirazione dagli elementi naturali è una costante dei progetti dello studio Luca Cerullo Architects, e il progetto B38 non fa eccezione: l’intervento di riordino e di rigenerazione di alcune strutture esistenti si ispira alla forza del mare e del vento per il disegno dei nuovi pergolati ecosistemici. Dalla natura alla storia, il progetto per la riqualificazione del Waterfront di Agropoli si ispira invece alle torri di vigilanza che punteggiano la costa: il progetto propone la creazione di tre piattaforme circolari che fungono sia da punti di riferimento identitari che da centri per lo sviluppo delle attività lungo la costa, introducendo strategie di difesa dai fenomeni metereologici e marini estremi.