Interpretazioni dell'abitare - ISPLORA

Trailer Interpretazioni dell'abitare



Da un lato tipologie architettoniche si ritrovano mutate nel tempo, tra riferimenti storici e differenze contemporanee; dall’altro un’architettura fatta di linee, volumi, geometrie e materiali, che ha il nobile compito di raccontare e incorniciare il paesaggio.

Cosa ci si aspetta dal futuro della progettazione?

Una riflessione progettuale in relazione con il concetto di tipo, che non viene inteso come un semplice meccanismo di riproduzione, bensì come una struttura della forma capace di molteplici sviluppi. Un excursus tra teoria e casi studio, senza mai dimenticarsi del luogo e del contesto. 

Nell’esteso e molteplice dominio della composizione architettonica riconosciamo la possibilità di stabilire classificazioni tipologiche e vocaboli iconici, e di riscontrare, al di là della singolarità degli oggetti progettuali, alcune caratteristiche comuni che ci permettono di identificare classi di edifici o sistemi di analisi e interventi territoriali. 

La provincia, ad esempio, raccoglie al suo interno l’insieme dei centri urbani minori, in contrapposizione con i capoluoghi e le città più densamente abitate e costruite: caratteristiche della provincia sono le tipologie costruttive della casa unifamiliare o bifamiliare, la schiera e il condominio. Ma come questa influenza la progettazione contemporanea e il suo rapporto con il costruito esistente? 

Da un lato lo studio Giancarlo Volpini - mod architettura e dall’altro Didonè Comacchio Architects rispondono a questa domanda in un détour progettuale e di interventi realizzati alle porte di Bergamo e di Vicenza. Due realtà molto differenti, che fanno degli archetipi e delle tipologie gli spunti di riflessione per un approccio dinamico e contemporaneo che guarda al futuro dell’architettura. 

Tra le tipologie abitative analizzate sono presenti la casa a schiera, la casa unifamiliare e il condominio, in relazione con il tema della rigenerazione urbana e della provincia, di cui ne sono esempi progettuali le residenze di Hanami 1 e Hanami 2, così come l’Edificio in Piazza Crivelli a Trezzo sull’Adda.

Tra le matrici progettuali troviamo invece la linea, la luce e la materia, in connessione con il paesaggio e lo scenario territoriale, di cui House MD e House NF ne sono un perfetto campione.

Diceva Vittoriano Viganò: "Anche in una particella d’architettura v’è probabilmente le stessa densità del tutto".

Obiettivi formativi

  • La lezione traccia un excursus sulle tipologie residenziali – la casa a schiera, il condominio, la casa uni e bifamiliare – che a partire dagli anni ’50 e ‘60 del Novecento hanno visto un forte insediamento soprattutto nelle province.
  • A seguito dell’approfondimento sulle tipologie abitative, si propone un ribaltamento del tipo architettonico, proponendo una rilettura degli edifici a schiera, del condominio e della villa in chiave contemporanea. Proponendo un nuovo modo di abitare il territorio della provincia, un esempio ne sono i progetti Hanami 1 e Hanami 2.
  • Il racconto propone un approfondimento sulla forte relazione che insiste tra architettura e territorio. Nello specifico, progetti quali House MD, House NF, House BN trovano spazio nella provincia di Vicenza, un contesto fortemente caratterizzato dalle Alpi che diventano lo sfondo per edifici residenziali fatti di linee, volumi, geometrie e materiali.
  • Attraverso la lezione si vuole approfondire e proporre, in chiave contemporanea, il tema dell’architettura archetipica, costituita da travi e pilastri. Un esempio ne è la Nuova Copertura dello Stadio Comunale di Travettore, nella quale la struttura portante diviene essa stessa architettura. 

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